DIAGNOSTICA
Altre strumentazioni diagnostiche
PACHIMETRO
- indispensabile per la corretta valutazione della pressione oculare
- indispensabile per correggere i difetti di vista col laser ad eccimeri
- misura lo spessore della cornea o pachimetria corneale
- indispensabile nello studio del cheratocono
A cosa serve la Conta Endoteliale
La pachimetria corneale è un esame non invasivo e indolore che consente di valutare lo spessore della cornea. La pachimetria corneale si usa in molte patologie
- nella chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri è indispensabile conoscere lo spessore corneale per non scendere sotto lo spessore corneale di 300 micron a fine trattamento
- nel glaucoma è fondamentale conoscere lo spessore corneale per la corretta valutazione dell’oftalmotono con le opportune tavole di conversione
- in previsione di un trattamento di cross-linking è necessario sapere se ci sono aree della cornea il cui lo spessore scende al di sotto dei 400 micron, valore limite oltre il quale il trattamento è sconsigliato
TONOMETRO
Tonometro a soffio per l’esame della pressione dell’occhio
misura la pressione intraoculare utilizzando un leggerissimo soffio d’aria
Tonometro ad applanazione per la misurazione della pressione interna dell’occhio
misura la pressione intraoculare dopo avere instillato nell’occhio un collirio anestetico ed un colorante
Tonometro Icare per misurare la pressione dell’occhio
- senza anestetici, o altri dispositivi
- senza soffi di aria
- con tecnica a rimbalzo
ECOCOLORDOPPLER
L’ecocolordoppler retrobulbare è l’unico esame indolore e non invasivo in grado di valutare il flusso del sangue nelle arterie dell’occhio. L’esame dell’ecocolordoppler retrobulbare usa gli ultrasuoni, per studiare il flusso nell’arteria oftalmica, nell’arteria centrale della retina e nelle arterie ciliari brevi, nasale e temporale
Dopo il primo esame sarà utile ripetere le misurazioni a distanza di tempo per valutare l’efficacia delle terapie prescritte.
Le applicazioni cliniche sono numerose
- nel glaucoma soprattutto nel glaucoma sine tensione o glaucoma a pressione normale, dove la pressione intraoculare è nei limiti della norma
- nei casi di danno del nervo ottico da insufficiente apporto di sangue
- in caso di neuropatia ottica ischemica
- in caso di avanzata retinopatia diabetica
- in caso di occlusione venosa retinica
- in caso di occlusione arteriosa retinica
- in caso di patologie neurologiche come l’emicrania con aura
Fluorangiografia o angiografia retinica a fluorescenza FAG
Studia la retina perfusa da un colorante iniettato in vena la fluoresceina sodica al 20%.
- analizza la circolazione retinica
- fotografa la retina e i vasi retinici
- studia le patologie della retina
Il colorante pochi secondi dopo l’iniezione arriva ai vasi della retina. Il fluorangiografo fotografa il fondo dell’occhio durante tutte le fasi del passaggio del colorante e individua così la presenza di alterazioni.
A cosa serve la Fluorangiografia
La fluorangiografia, FAG è un esame per lo studio della circolazione retinica ed è indicato per molte patologie
- la retinopatia diabetica
- le occlusioni vascolari retiniche
- la degenerazione maculare senile
- la maculopatia
- la neovascolarizzazione
- le neuropatie ottiche
La fluorangiografia, FAG consente di evidenziare
- le aree retiniche ischemiche
- la diffusione di colorante dal disco ottico
- la diffusione di colorante dai vasi retinici (leakage)
- i focolai infiammatori
Angiografia con verde idocianina ICGA o Indocianografia o FAG ICG
Studia la retina e la coroide perfuse da un colorante iniettato in vena il verde indocianina
- per le patologie retiniche e coroideali di origine vascolare
- consente immagini digitalizzate della rete vascolare della retina e dello strato sottostante, la coroide
Il colorante pochi secondi dopo l’iniezione arriva ai vasi della retina e della coroide. Il fondo dell’occhio viene fotografato durante tutte le fasi del passaggio del colorante e individua così la presenza di alterazioni
A cosa serve l’Angiografia al verde di indocianina (ICGA)
L’angiografia al verde di indocianina ICGA permette di studiare meglio le patologie retiniche e coroideali
- la degenerazione maculare senile
- la maculopatia
- la neovascolarizzazione sottoretinica
- la corioretinopatia sierosa centrale
- le uveiti posteriori
- le patologie retinocoroideali infiammatorie, infettive, tumorali
Pupillometro
- valuta le dimensioni della pupilla in varie condizioni di luce
- indispensabile per la chirurgia refrattiva
- indispensabile per l’impianto delle lenti intraoculari personalizzate ad elevata tecnologia
Autorefrattometro e autocheratometro
- misura il difetto visivo
- misura l’entità della miopia, dell’ipermetropia, dell’astigmatismo
- misura la curvatura della cornea
- definisce l’asse dell’astigmatismo
Lampada a fessura fotografica o Microscopio oculare
- studia le strutture dell’occhio
- acquisisce e memorizzare le immagini da monitorare nel tempo
Oftalmometro di Javal
- misura l’entità dell’astigmatismo
- definisce l’asse dell’astigmatismo
- misura la curvatura dei meridiani della cornea
Frontifocometro digitale
- misura il potere delle lenti dell’occhiale
- misura l’asse dell’astigmatismo nelle lenti dell’occhiale
Aberrometro
- consente di verificare la qualità delle immagini
- studia e misura le distorsioni e le deformazioni delle immagini
- nel preoperatorio della chirurgia refrattiva corneale e intraoculare
Frontifocometro digitale
L’ecografia bulbare consente di indagare le strutture oculari quando le opacità dei diottri anteriori, cataratta totale, emovitreo, uveite, non consentono di visualizzare la parte posteriore dell’occhio
- studia le patologie del vitreo
- studia la retina e il nervo ottico
Gli ultrasuoni emessi da una sonda appoggiata sulla cute palpebrale vengono trasmessi e riflessi dai tessuti oculari in modo diverso. La diversa riflessione degli ultrasuoni consente di ottenere delle rappresentazioni bidimensionali del bulbo oculare.
A cosa serve l’ECOGRAFIA B SCAN
L’ecografia bulbare si usa per lo studio di numerose patologie dell’occhio ed è fondamentale
- quando le opacità dei diottri anteriori non consentono di visualizzare il segmento posteriore dell’occhio, vitreo, retina e nervo ottico
- nella diagnosi del distacco di retina
- nella diagnosi dei tumori della coroide
- in tutte le patologie del vitreo
- in caso di lesioni di dubbia natura della retina o del nervo ottico
- in caso di pseudo papilledema da drusen della testa del nervo ottico
- in caso di lesioni rilevate sul piano retinico, nevi coroideali, masse liquide o solide
UBM
è una variante dell’ecografia
- studia cornea, camera anteriore, iride, cristallino e processi ciliari
- importante per il glaucoma ad angolo stretto ne distingue le diverse forme e guida nei trattamenti
Studio di Savignano Sul Rubicone
Via Gaio Sabino, 3
Tel. +39 0541 94 44 75
mail: giorgio@bravetti.it
Studio di Bologna
Via Bellacosta, 44
Tel. +39 051 644 83 25
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